
La “voce dei lavoratori” è sempre più riconosciuta come un importante strumento non solo per migliorare le prestazioni organizzative, ma anche per la salute e il benessere dei lavoratori stessi. Negli ultimi decenni la crescita di pratiche sul posto di lavoro, come il lavoro di squadra auto-organizzato e l’innovazione guidata dai dipendenti, ha avuto un impatto positivo sulle imprese e sulla vita lavorativa.
Il concetto chiave è quello di innovazione del luogo di lavoro, adottato dalla Commissione europea nel 2012. Descrive un processo partecipativo di trasformazione organizzativa che porta a una maggiore autonomia dei lavoratori, a un maggiore apprendimento e sviluppo e a un elevato coinvolgimento nel miglioramento e nell’innovazione. È dimostrato che l’innovazione del luogo di lavoro porta a miglioramenti significativi e sostenibili sia delle prestazioni organizzative che del coinvolgimento e del benessere dei dipendenti.
Più di recente, la Commissione europea, insieme a molti esperti, ha sottolineato la necessità che i luoghi di lavoro “incentrati sulla persona” svolgano un ruolo di primo piano nella “doppia transizione” verso la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale – una trasformazione concettualizzata in termini politici come “Industria 5.0”. In breve, è improbabile che queste transizioni siano efficaci senza sfruttare e sviluppare le competenze, le conoscenze tacite e la creatività innata dei dipendenti.
Ma, come ci ricordano recenti indagini, solo una minoranza di imprese europee sta adottando sistematicamente queste pratiche di empowerment e c’è ancora una “coda lunga” di aziende e organizzazioni del settore pubblico bloccate nei tradizionali modi di lavorare “comando e controllo”, con conseguenze economiche, sociali, sanitarie e ambientali negative.
Cosa significa tutto ciò per il ruolo dei sindacalisti e dei rappresentanti dei lavoratori? La partecipazione rappresentativa sotto forma di contrattazione collettiva, codeterminazione e rappresentanza dei lavoratori è ora in competizione con l’innovazione del luogo di lavoro? Oppure l’innovazione del luogo di lavoro apre nuove arene per l’impegno e l’influenza dei sindacati e dei rappresentanti dei lavoratori?
Continua a mancare un’analisi approfondita dell’interazione tra le forme di partecipazione diretta dei lavoratori rappresentate dall’innovazione del luogo di lavoro e il quadro tradizionale delle relazioni industriali costituito da sindacati, rappresentanza dei lavoratori, contrattazione collettiva e dialogo sociale.
Riunendo istituti di ricerca con esperienza nelle relazioni industriali e nell’organizzazione del lavoro di 6 Paesi dell’Ue e 14 parti sociali nazionali e comunitarie, BroadVoice sta studiando – e quindi contribuendo a promuovere – il ruolo dei sindacati e dei rappresentanti dei lavoratori come partecipanti consapevoli all’innovazione del luogo di lavoro, apportando la ricca esperienza e le intuizioni dei lavoratori nella ricerca di risultati vantaggiosi per tutti, che migliorino contemporaneamente la vita lavorativa e le prestazioni.
Allo stesso modo, BroadVoice sta esplorando i modi in cui la contrattazione collettiva e le strutture di rappresentanza possono diventare i motori e i “guardiani” dell’innovazione sul posto di lavoro a livello aziendale.
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