
La tragica storia dei sette fratelli Cervi, fucilati dai militi fascisti a Reggio Emilia il 28 dicembre 1943, costituisce uno dei miti più potenti della storia dell’Italia contemporanea. Ma chi sono stati davvero i Cervi? Non solo i fratelli, ma l’intera famiglia?
Questo libro ricostruisce le loro storie: investiga l’universo contadino in cui vissero; segue i diversi percorsi che li portarono all’opposizione al fascismo, al rifiuto della guerra, alla scelta partigiana, fino all’arresto e alla fucilazione; ripercorre gli anni successivi, nei quali ha preso forma la narrazione del loro sacrificio e si è strutturato il loro mito, rivelando difformità e conflitti che emergono dall’analisi del rapporto fra storia e celebrazione.
Fratelli Cervi. La storia e la memoria
Toni Rovatti, Alessandro Santagata, Giorgio Vecchio
Collana: Collana dell’Istituto Alcide Cervi, 7 – Pubblicazione: 2024 | Viella Editrice, Roma.
Prefazione[1]
di Albertina Soliani
Questa è la ricostruzione storica della vicenda dei Cervi.
La prima, che l’Istituto Alcide Cervi ha voluto con consapevolezza e passione. Una scelta, nell’80° anniversario della Resistenza e della Liberazione, e della fucilazione dei sette Fratelli.
Insieme con il nuovo allestimento del Museo di Casa Cervi, il 28 dicembre 2021, e con la rivisitazione del Paesaggio agrario italiano di Emilio Sereni, di cui l’Istituto custodisce l’archivio e la biblioteca, nel 60° della pubblicazione dell’opera.
Tappe fondamentali nella vita di un Istituto che raccoglie la memoria della Resistenza nelle campagne, rendendo attuali la scelta della libertà e il valore della terra, inscindibilmente uniti.
Il trattore e il mappamondo, simboli a Casa Cervi della vita di una famiglia unita e tenace, aperta al mondo.
Una scelta pagata col prezzo più alto, nel tempo e nel buio della dittatura, della guerra, della disumanità, quando pochi intravedevano la luce in fondo al tunnel.
Era doveroso, per noi, affidare agli storici la ricerca, la documentazione, l’interpretazione di una vicenda che appartiene profondamente al popolo italiano, che ha contribuito a costruire la Repubblica, che parla agli altri popoli nel cammino di liberazione.
Abbiamo chiesto a storici di diverse generazioni, del Comitato Scientifico dell’Istituto e oltre, un contributo meditato per una storia unica ed esemplare nell’antifascismo e nella Resistenza del nostro Paese.
Questo libro è consegnato al nostro tempo e a quello che sta per venire, dopo 100 anni di antifascismo e a un secolo di distanza da quella storia, quando gli esiti vittoriosi di quel duello sfolgorante tra civiltà e barbarie sono oggi così indeboliti.
È consegnato al nostro popolo, erede di quella stagione, oggi così incerto, impaurito, alla ricerca di una bussola per il futuro.
È consegnato alle nuove generazioni perché, conoscendo, si assumano la responsabilità della democrazia, della fraternità, della pace. Senza incertezze. Di generazione in generazione.
È consegnato alla politica e alle istituzioni, perché camminino nel solco tracciato dall’aratro della famiglia Cervi.
Questo libro è la storia dell’antifascismo esistenziale dei fratelli Cervi, dei valori assoluti di libertà, di giustizia, di parità tra donne e uomini, di rispetto, di fiducia nel progresso pacifico.
È la voce della vita contro le pulsioni di morte, è l’intelligenza contro la stupidità. È la cura, la solidarietà, contro la violenza e la sopraffazione.
Cos’è l’antifascismo? Bisogna sapere cos’è stato il fascismo per comprenderlo, per essere consapevoli del valore sempre attuale di questa parola.
Non è soltanto una visione della storia, è la responsabilità di una scelta, umana e culturale prima ancora che politica, una scelta esistenziale.
Esistenze per la libertà.
Non possiamo reggere le sfide del presente e del futuro senza solide radici morali, senza la passione per la libertà, senza sapere quale può essere il costo della difesa del valore umano. Oggi come ieri.
I Cervi vivono oggi, con noi. Camminano davanti a noi.
Ogni giorno, da che può esistere la memoria dei Cervi, cittadini di ogni provenienza ed età vengono nella casa e sulla terra di questa famiglia alla radice di una radice tangibile della propria libertà. Oltre la ritualità del mito, oltre la consacrazione delle ideologie, è sopravvissuto intatto e persino sorprendente il bisogno di una matrice universale e accessibile dell’antifascismo, a misura di ogni uomo e di ogni donna, fatta di terra e fatica, fede e speranza, sogni e paure.
Vera. Il sigillo del sacrificio esorbitante di una sola famiglia e dei suoi sette figli maschi ha reso straordinaria una storia di riscatto comune a tanti, in cui la forza delle idee è inseparabile dalla vita degli umili. Si cerca la storia dei Cervi perché si cerca la propria, costruita dallo stesso amalgama.
Questo libro è un punto di approdo, sul crinale tra passato e futuro. Ed è un punto di partenza, perché la storia dei Cervi sempre è lampada ai nostri passi, sui sentieri così travagliati e oscuri del XXI secolo. Come se le sfide del nostro tempo fossero ancora più ardue di quelle vissute nel Novecento.
Resta, identico, il valore della scelta, personale e collettiva: la scelta del valore umano, reso ancora più evidente dagli orrori della disumanità.
Una storia contemporanea, quella dei Cervi, che questa ricerca radica ancora di più nella storia democratica del nostro Paese, dell’Europa e del mondo.
Grazie di cuore agli autori, all’editore Viella e al loro lavoro così prezioso.

[1] Si ringrazia la casa editrice Viella per la concessione della pubblicazione del testo della prefazione al volume.