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Discorso del Segretario generale Cisl Giulio Pastore al II Convegno di studi di economia e politica del lavoro, Roma, 18 gennaio 1957

(…) Il movimento sindacale è sorto e si è sviluppato sotto la spinta degli interessi di importanti settori sociali, di quei settori più deboli della società e più bisognosi di sostegno e di potere.

La dimensione, tuttavia, cui è assurto il movimento sindacale e l’importanza relativa che la sua azione ricopre nello sviluppo economico e sociale hanno aumentato le responsabilità degli organi dirigenti di esso e quindi il bisogno, nello svolgimento della loro azione, di cooperazione ed illuminazione da parte dei poteri intellettuali riconosciuti, se così è consentito di esprimermi, sia pure nelle forme che garantiscono l’autonomia e l’indipendenza di comportamento.

Nello stesso tempo siamo convinti che non inutile può essere proprio a coloro che hanno la responsabilità di rappresentare la ricerca scientifica, l’offerta di cooperazione del movimento sindacale. Gli alti studi in Italia, in specie la scuola superiore, cumulano alla responsabilità di assicurare il progresso della scienza e l’acquisizione perenne della verità, anche quella di formare le forze intellettuali e dirigenti della vita economica e sociale della nazione, quelle forze che saranno impegnate a garantire il progresso civile nei suoi aspetti pratici.

E poiché la forza della verità nelle scienze morali non è mai disgiunta dalla ricognizione dei fatti in cui si manifesta l’evoluzione dell’uomo e della società, il sindacato, come fatto caratteristico della società moderna, può costituire un importante oggetto della ricerca scientifica. Dalla consapevolezza della realtà sindacale ed associativa dei lavoratori, possono infatti trovare beneficio il corso degli studi storici, economici, giuridici, che alla società moderna si riferiscono e le ricerche particolari nei sopradetti campi di studio. (…)