È questa la parola che viene in mente sfogliando (o “scrollando”, visto il formato digitale) le pagine del numero 2 della rivista.
Cambiamento nelle organizzazioni, nello scenario europeo e globale, nelle periferie, nel mercato del lavoro, nelle frontiere della partecipazione.
Con questo numero la nostra rivista, ora riconosciuta dal CNR e dotata di un codice ISSN, inaugura una nuova sezione: “Documenti”, riportando i due importanti (se non addirittura, ce lo dirà il tempo, storici) interventi di Luigi Sbarra e Daniela Fumarola che hanno caratterizzato il Consiglio Generale della Cisl del 12 febbraio scorso, ove è stato formalizzato il cambio al vertice della confederazione.
Le sezioni già note ai lettori sono aperte da un’ampia riflessione di Francesco Lauria sul senso profondo dell’anno Giubilare posto in dialogo con la figura e l’opera di emancipazione degli ultimi di Don Lorenzo Milani.
È affidata al responsabile delle politiche europee della Cisl, Andrea Mone, l’analisi del ruolo del sindacato europeo di fronte ai cambiamenti all’orizzonte della nuova Commissione, ma anche delle sempre più forti incertezze del sistema globale.
Viene pubblicato, per la rubrica Centro e Periferie, un accorato e profondo appello alla rinascita di una delle Regioni maggiormente periferiche del nostro Paese, la Basilicata, ad opera di Luana Franchini, sociologa e sindacalista.
La rubrica “Mercati del Lavoro” risulta particolarmente ricca questo mese, comprendendo la riflessione critica, a mia firma, sui referendum in materia di lavoro, promossi dalla Cgil, un documentato e prezioso articolo di Nicoletta Merlo sul tema della regolamentazione europea dei tirocini; la sintesi dei contenuti principali del recentissimo Rapporto INAPP sulle trasformazioni del mercato del lavoro.
Il tema del cambiamento (come ci ha insegnato il prof. Carera, Mario Romani avrebbe detto “conversione”) promosso attraverso la partecipazione è affidato al giuslavorista Domenico Iodice che analizza le nuove e recentemente contestate norme europee sulla rendicontazione di sostenibilità come strumento di possibile riscrittura delle relazioni industriali.
Per la rubrica “Relazioni di lavoro” è stata affidata ai docenti dell’Università di Teramo Marco Betti e Marcello Pedaci la sintesi di una significativa ricerca sulla giusta transizione nel settore alimentare.
Questo numero della rivista, come annunciato nel primo editoriale, prevede inoltre l’avvio di una nuova rubrica: “Orizzonti sindacali”. Sono tre i contributi presenti: la riflessione teorica sulla previsione strategica (“foresight”) realizzata da Antonella Spada, consulente delle Nazioni Unite e delle istituzioni europee; la narrazione dell’applicazione concreta del pensiero strategico ad una peculiare realità sindacale, (la Cisl di Sondrio) operata della sindacalista Ilaria Urbani; un approfondito “ritratto” di un’esperienza fortemente innovativa, ma con radici nel mutualismo ottocentesco: “Stazione lavoro” della FIT Cisl Lazio, focolare per i rider della capitale.
Chiude il numero, come di consueto, la rubrica SegnalAzioni.
Un ultimo “cambiamento” da annunciare a tutti: il Progetto si è lanciato anche in un’avventura multimediale con la pubblicazione del primo podcast della rubrica Europa Mondo che trovate sul sito e che rappresenta una sperimentazione che vorremo sempre più implementare nel futuro prossimo.
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