Una civiltà tramonta quando ripudia il proprio passato.
(Ortega Y Gasset)
Chi vuole togliere all’uomo la libertà comincia con l’espropriarlo della cultura e della memoria della sua storia. Non sono tempi facili per chi opera nel sociale: la pioggia di continue sollecitazioni, la miriade di informazioni veicolate su media sempre più invasivi, la teatralità di reazioni grottescamente scomposte, ma anche sempre più brevi, facili da dimenticare, rendono pericolosamente difficile quella meditazione (possibilmente non solitaria, ma in relazione con le persone con le quali si condivide l’avventura del lavoro) che permette di conquistare non tanto una opinione passeggera, a misura di post sui social network, bensì un giudizio.
Senza studio e riflessione sull’esperienza si generano forse comunicati stampa, ma non cultura. Beninteso, non la cultura delle biblioteche buie e polverose (quella è erudizione o, nella più fortunata delle ipotesi, dottrina), ma la “coltivazione” (questa l’etimologia) della società resa possibile dalla comprensione della relazione tra l’esperienza particolare di ognuno di noi e le vicende del mondo.
La nostra ambizione, smisurata negli intenti, ma umile nella coscienza dei limiti delle nostre capacità e dei nostri mezzi, è quella aiutare il sindacato (in primis la CISL, che anima la Fondazione Ezio Tarantelli, ma non solo), le parti sociali tutte e i ricercatori che si occupano di lavoro, economia, sociologia, storia, pedagogia e relazioni industriali a fare sì che l’azione e la riflessione di tutti i giorni, la contrattazione, le vertenze, le manifestazioni, l’assistenza ai lavoratori, i volantini, anche i servizi, diventino occasioni di “cultura”.
È un “Progetto” appassionante, lo stesso che animò quel gruppo di intellettuali, non necessariamente organici alla CISL, ma liberi da ogni ideologia (si veda l’interessante intervista ad Alberto Cuevas, animatore della rivista per quasi vent’anni) che fondò il bimestrale edito dal 1981 al 1999 che vogliamo oggi riscoprire e rilanciare.
La coincidenza astrale è piuttosto significativa: è iniziato l’anno del 75esimo “compleanno” della CISL, una scadenza che coinciderà con la celebrazione del 20esimo congresso nazionale e con la possibile approvazione della legge di iniziativa popolare sulla partecipazione promossa dal sindacato di via Po negli ultimi quattro anni.
Siamo al centro della storia, quindi. Non possiamo permetterci di subire passivamente o attraversare superficialmente quel che ci sarà dato di vivere. “Il Progetto” deve diventare uno strumento utile a cogliere l’essenza di quel che accade, a fermare, almeno per un breve, ma significativo, istante, il vorticoso incedere delle vicende sindacali.
Nel realizzare questo coraggioso mandato, “Il Progetto” tornerà ad essere luogo di confronto con gli intellettuali e con l’accademia italiana e internazionale, vetrina per le migliori esperienze sindacali, canale aperto ai giovani ricercatori e a tutti coloro che guardano con curiosità alla realtà del lavoro. Avremo a disposizione diverse rubriche, consultabili in tempo reale anche oltre i periodici invii della newsletter nel sito dedicato ilprogetto.fondazionetarantelli.it.
Nello specifico: “Le radici e le ali”, dedicata alla storia del sindacato; “Orizzonti sindacali” (attiva dal prossimo numero) per indagare le sfide, le pratiche, le sperimentazioni più coraggiose nei diversi mondi della rappresentanza del lavoro; “Europa Mondo”, sugli orizzonti geopolitici; “Centro e Periferie” per il dialogo tra le aree interne e le metropoli; “Frontiere della partecipazione” per oltrepassare tutti i Novecento (politico, economico, sindacale, antropologico) e accompagnare culturalmente la legge che auspichiamo possa a breve essere approvata; “Relazioni di Lavoro” dedicata alle esperienze più interessanti di contrattazione collettiva; “SegnalAzioni” per suggerire eventi e pubblicazioni.
Per collaborare con noi o, più semplicemente, proporre articoli e approfondimenti potete scriverci a ilprogetto@fondazionetarantelli.it. Ogni mese, se vorrete, riceverete la nostra newsletter. L’archivio di tutti gli articoli e le informazioni sugli autori potrete consultarli al sito ilprogetto.fondazionetarantelli.it.
Alla redazione, agli autori e ai lettori di questo numero va un sentito ringraziamento. Grazie anche alla segreteria confederale della CISL per avere affidato alla Fondazione Ezio Tarantelli (le cui iniziali sono curiosamente contenute nel titolo della rivista!) il mandato di “fare” cultura, ricerca e innovazione.
Non fatevi remore a inviarci vostre impressioni, suggerimenti, anche critiche: ci aiuteremo a riconoscere il valore del lavoro in tutte le forme, in questi complessi anni venti degli anni Duemila.